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2 - 5 giugno 2022
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The Cage Training

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Hanuman The Cage Training

dal Giovedì alla Domenica

NON Stop - PAD D4

 

FITEDUCATION è lieta di presentare Hanuman The Cage Training

Un nuovo metodo di allenamento caratterizzato dall’attrezzo, “la gabbia” innovativo e versatile in grado di completare efficacemente l’allenamento a corpo libero in tutte le sue sfaccettature e la metodologia di training che rappresentano l’anello di congiunzione fra tutte le discipline del mondo del fitness e del movimento nel suo insieme. Messa a punto da Jari Ranzato, pluricampione italiano di aerobica competitiva, Master Trainer internazionale e master trainer di svariate discipline fitness, si basa sull’impiego di una struttura metallica di grandi dimensioni (simile a una gabbia, appunto) per effettuare un’ampia rosa di movimenti ed esercizi diversi. Accomunati dalla stessa visione di innovazione, serietà e gioia per il movimento condivide la sua  esperienza come docente e Master Trainer di FITEDUCATION capitanata dalla grande Sayonara Motta, presentato assieme questa ultima novità come un allenamento funzionale e coscienziale.

Grazie ad un intento comune con Angelo e Danilo Mattellini di THEPOLE produttori dell’attrezzo con una nuova visione ingegneristica HANUMAN THE CAGE TRAINING  diventa muta forma grazie al sistema ingegneristico smart & safty che cambiando i punti di inserzione delle barre ne modificano la forma rendendo possibile lavorare con svariati R.O.M. facilitando la riuscita di specifici elementi.

Come si usa Hanuman The Cage Training e quali sono le sue potenzialità allenanti:

L’attrezzo

“The cage” è una solida struttura a forma di grosso parallelepipedo, costituita da elementi metallici orizzontali e verticali, perpendicolari e paralleli fra loro, diversamente posizionati sulle sue varie facce né costituisce un nucleo centrale e altre  quattro stazioni esterne: ogni elemento costituisce un punto di appoggio o di sostegno per chi la utilizza offrendo dal basso verso l’alto sette livelli differenti, permettendogli di effettuare una gamma di esercizi a corpo libero pressoché infinita” spiega Ranzato, attraverso gli archetipi del movimento, ovvero dagli operatori matematici geometrici di simmetria che sono: la rotazione, la traslazione, il cambiamento di dimensione, il piano speculare o centro di inversione (visione a specchio)

L’asse verticale è il vettore dell’energia, mi muovo verso l’alto ­+ difficile, mi muovo verso il basso ¯ - difficile. L’asse orizzontale è il vettore del tempo: ruoto in senso antiorario, sx  ¬ passato (rotazione sull’asse verso dietro), ruoto in senso orario a dx ® futuro (rotazione sull’asse verso avanti) o movimenti verso sinistra o destra suo piano frontale, a meno che uno non sia mancino ed interpreterà inversamente tali informazioni. L’asse sagittale è il vettore dello spazio: la traslazione di un segmento può andare in un senso o nell’altro, può percorrere lo spazio in un verso o nell’altro, senso positivo o negativo, + o -, vengo verso di tè (+ vicino), mi allontano da tè (- vicino). Ed un quarto operatore che è il piano di simmetria o centro di inversione (piano speculare, visione a specchio). Questo grande attrezzo è pensato per le palestre, perché può essere usato da una sola persona in un lavoro one-to-one con il personal trainer, ma anche da più allievi contemporaneamente, sotto la guida di un istruttore: offre infatti 4-5 postazioni per allenarsi insieme (circuito diretto), cui se ne possono aggiungere altre esterne alla struttura (circuito indiretto), arrivando a coinvolgere una quindicina di allievi. É quindi perfetta per lezioni con piccoli, medi e grandi gruppi in base al numero di “gabbie”.

Le potenzialità allenanti

La metodologia di lavoro, il cui nome completo è Hanuman The cage training, nasce da studi approfonditi in ambiti diversi da quello propriamente fisiologico e biomeccanico, come la realtà virtuale olografica, la geometria e la fisica quantistica che tengono conto delle più recenti scoperte sulla natura dell’uomo come l’insieme di tre Coscienze: Anima, Mente, Spirito, che sperimentano la vita attraverso il contenitore “corpo”, che si muove nello Spazio, nel Tempo e nell’ Energia sperimentando la vita attraverso semplici regole di simmetria.  Il metodo HTCT offre dei nuovi concetti interessanti che includono e rispettano i già presenti principi dell’anatomia, fisiologia e biomeccanica, arricchendolo attraverso le scoperte del Prof. Corrado Malanga, derivate dallo studio della fisica quantistica in relazione alla Coscienza ma anche oltre ad una visione scientifica, a ciò che ha a che fare con la psicologia, la cosmogonia, la spiritualità e l’esoterismo applicati attraverso la metodologia Hanuman The Cage Training all’allenamento utilizzando la struttura HTCT. Tale metodo mette in oggetto la relazione fra la Coscienza, la sua emanazione e l’uomo. Ovvero la natura dell’universo virtuale, olografico e frattalico e quali le sue possibilità di operare, beneficiando attraverso la relazione fra il movimento e le sue propieta’ , aumentando lo stato di consapevolezza della Coscienza di Anima, Mente e Spirito ed il relativo stato di salute a livello psicofisico per la relazione con le principali ghiandole dell’uomo quali la ghiandola Pineale (Epifisi), la ghiandola Pituitaria (Ipofisi), la ghiandola Carotidea (Tiroide) ed il Talamo.

“La ‘gabbia’ è uno strumento di training completo ed efficace, perché può supportare nell’esecuzione di qualsiasi tipo di gesto, sfruttando le tre dimensioni spaziali e migliorando la consapevolezza motoria degli allievi che avviene attraverso dati in ingresso ed in uscita a livello celebrale attraverso il nostro sistema triassico craniale (VAK) visivo, auditivo, cenestesico. Si può partire dalla posizione eretta (anche in equilibrio su un solo piede), seduta o sdraiata, sopra alla struttura o accanto ad essa, e i movimenti possono essere integrati (cioè coinvolgere tutto il corpo in modo sinergico) o isolare singole zone, multiarticolari o mono-articolari, simmetrici o asimmetrici, più lenti, più dinamici o isometrici” racconta il suo ideatore. In pratica, variando la posizione, il gioco delle leve del corpo e gli spostamenti intorno all’attrezzo, si effettuano routine di esercizi di ogni tipo, con flessioni, estensioni, piegamenti, allungamenti, torsioni. “Il punto di forza è che vengono sviluppate tutte le qualità motorie, mettendo in gioco e quindi allenando tutte le potenzialità naturali della nostra ‘macchina’ muscoloscheletrica. E questo accade senza un attimo di noia, divertendosi e adeguando sempre i workout al livello di preparazione fisica degli allievi” suggerisce Ranzato.

Le lezioni possibili

La durata delle lezioni varia da 30 a 60 minuti, con una prevalenza di sessioni da 45 minuti che permettono una proficua successione delle classiche fasi del riscaldamento, del training vero e proprio e del defaticamento. A seconda del tipo di esercizi proposti e del ritmo tenuto, però, è possibile costruire lezioni con finalità differenti” specifica Ranzato. Gettonatissime sono le lezioni funzionali che includono tutti i vecchi format tipo quelle di tone-up che, a loro volta, possono essere total body o avere come focus la zona GAG, la parte alta del corpo oppure il core. “Ma ci sono anche lezioni incentrate solo sull’allungamento, posturali, cardio e bruciagrassi, e ancora lezioni di yoga o, per gli allievi più allenati, perfino sessioni acrobatiche “Hanuman Flow” che fonde le abilità della calistenia con fluide transizioni sfruttando i punti specifici tra una stazione e l’altra di “The Cage” anticipa Ranzato.

1. Funzionale. Si lavora usando format a circuito con più stazioni, combinando esercizi molto vari e diversificati. Immaginate di appendervi a una sbarra alta: potete sollevarvi con delle trazioni (pull-up) oppure, rivolgendo la schiena alla ‘gabbia’, potete alzare le gambe a squadra per far lavorare gli addominali. Appoggiando le mani a un tubo più basso, invece, potete eseguire dei piegamenti sulle braccia, mantenendo testa, busto e gambe ben allineati, oppure assumere la posizione della plank e portare alternativamente le ginocchia al petto nel cosiddetto mountain climber.

2. Cardio training. Sono lezioni dal ritmo vivace, basate su salti e balzelli di vario tipo. Ad esempio potete posizionarvi all’interno della ‘gabbia’, appoggiare le mani su due sbarre parallele all’altezza dei fianchi, assumere la posizione di affondo ed eseguire degli scambi, invertendo ogni volta la posizione delle gambe con un salto. Oppure, all’esterno della Cage, potete posare le mani su una sbarra davanti a voi (aiutandovi nell’equilibrio) ed effettuare una sequenza di saltelli a piedi uniti, di jumping-jack (aprendo e chiudendo le gambe), o di squat-jump.

3. Stretching. La "Cage" in questo caso si usa come una spalliera o come la sbarra con cui si allenano le ballerine di danza classica, facilitando la tenuta di posizioni di allungamento che, senza supporto, risulterebbero difficili. Sono posizioni spesso semplici, ma proficue: ad esempio si appoggia un piede su una sbarra piuttosto alta e si mantiene la gamba tesa, flettendo il busto sulla coscia, oppure si afferra un tubo verticale, aprendo il braccio a croce, e si effettua un avvitamento del corpo sul suo asse, all’indietro, per allungare pettorale e bicipite.

4. Posturali. Le strutture metalliche sono utili anche per sequenze che riallineano il corpo, bilanciandone l’assetto” rivela Ranzato. Un esercizio emblematico è quello in cui si appoggiano le mani su un tubo orizzontale all’altezza della vita, si flette il busto e si assume una posa a L, con braccia e busto allineati e gambe perpendicolari al suolo: l’effetto è decontratturante e riequilibante per la schiena.

5. Yoga. Perfino le lezioni di yoga trovano nella Cage un sostegno utile a mantenere gli asana con maggiore facilità. Le sbarre rappresentano dei riferimenti da seguire, quindi consentono migliori allineamenti del corpo e tenute più precise. Entrando nella ‘gabbia’ potete assumere la posa del Guerriero II, aiutandovi con gli appoggi circostanti, oppure all’esterno, partendo da una posizione a L con le mani appoggiate a un tubo, potete sollevare e allineare una gamba dietro per assumere la posta del Guerriero III.

6. Acrobatica. Queste sessioni di lavoro, molto accattivanti e spesso scenografiche, sono riservate a fruitori già allenati e si basano su tenute e movimenti mutuati dalla ginnastica artistica. Richiedono una grande consapevolezza corporea, da applicare a esercizi che usano le sbarre come si userebbero le parallele asimmetriche, gli anelli o il palo della pole dance. Ci sono le semplici verticali, che si eseguono all’esterno della ‘gabbia’ e la sfruttano come appoggio, le capovolte a una maggiore o minore altezza da terra, fino alle evoluzioni più complesse in cui si passa con fluidità da una posizione all’altra, su e giù dall’attrezzo.

 

Ti aspettiamo dal Giovedì alla Domenica con mini class NON Stop.

Per prenotarsi basta arrivare al desk in nella Zona  Fiteducation PAD D3