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FIERA E RIVIERA DI RIMINI ITALIA
03/feb/2023

Mindfulness e alimentazione

Mindful eating come pratica di avvicinamento all’alimentazione consapevole.

Il concetto mindfulness viene comunemente associato alle diverse pratiche di meditazione attraverso le quali la nostra mente deve riuscire a concentrarsi su un unico pensiero isolandosi da qualsiasi fonte di energia esterna negativa.  

Negli ultimi anni, l’idea di mindfulness si è allargata anche all’alimentazione. Il padre fondatore di questo tema è Jon Kabat-Zinn, biologo e scrittore statunitense, oltre che ideatore di diverse istituzioni legate alla meditazione ed alla gestione dello stress.  

Che cos’è la Mindful Eating e come può aiutarci a migliorare il nostro rapporto con il cibo? 

Jon Kabat-Zinn, definisce la Mindful Eating come una pratica attraverso cui “porre attenzione in modo particolare: intenzionalmente, al momento presente, in modo no giudicante, non critico e di accettazione”. 

Nutrirsi, spesso è un’azione quasi meccanica, caratterizzata dalla fretta e da una mancanza di attenzione al momento stesso. La mindfulness, invece, insiste molto sulla consapevolezza non solo di quello che si sta mangiando ma anche di come lo si sta facendo. Inoltre, non deve essere intesa come una dieta, bensì come uno strumento utile all’autogestione ed all’autoregolazione dei comportamenti riguardanti la sfera alimentare.  

Ma quali sono i fattori chiave su cui si basa questa pratica?  

La Mindful Eating si lega tantissimo al concetto di consapevolezza; un'alimentazione regolare e distribuita correttamente tra i pasti principali è sicuramente uno dei punti focali per una corretta alimentazione. Diventa essenziale, a questo punto, riuscire a riconoscere il vero senso di fame da una fame più “emotiva”.  

Bisogna imparare a osservare i comportamenti che ci caratterizzano mentre mangiamo. Mangiamo troppo velocemente? Pensiamo di prendere altro cibo ancora prima di aver finito quello che abbiamo nel piatto? Osservarsi e realizzare quali potrebbero essere degli atteggiamenti scorretti è il punto di partenza principale per avvicinarci ad un’alimentazione più consapevole.  

Sedersi a tavola con il corpo e con la mente: Anche per mangiare ci vuole concentrazione! Mangiare da in piedi, o mente si fanno altre cose rimanderà il momento in cui ci sentiremo sazi. Questo avviene perché il nostro cervello, essendo impegnato in altre attività, ci metterà molto più tempo a realizzare che stiamo mangiando. Bisogna imparare a concentrarsi sul cibo, sfruttando il più possibile sensi come la vista, l’olfatto e il gusto.  

Imparare a masticare lentamente: Alcuni consigliano appoggiare sempre la forchetta tra un boccone e l’altro, altri invece, di masticare almeno 30 volte. Questo perché il nostro cervello ci mette dai 15 ai 20 minuti a realizzare di aver ricevuto cibo sufficiente, e dei semplici trucchetti come questi possono aiutare a sentirci sazi avendo assunto la giusta quantità di cibo.  

Non giudicare! Non è sempre facile riuscire a mangiare in modo consapevole e ci possono essere diverse cause a rendere le cose più difficili. Bisogna imparare a mangiare senza giudicarsi e senza colpevolizzarsi, perché la mindful eating è un percorso, e come tale avrà sicuramente i suoi alti e i suoi bassi. L’importante, però, rimane sempre non perdere mai di vista l’obiettivo.  

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